This article is also available in: English
Caronte, traghettatore di anime migranti
A proposito dell’opera
Da anni assistiamo alle tragedie legate alla migrazione dei popoli africani verso il continente europeo. Un affare per le organizzazioni criminali nord africane, ma con, certamente, l’aiuto di organizzazioni europee, più o meno lecite.
Ecco il Caronte, dall’aspetto di un uomo d’affari “occidentale”, che traghetta queste anime disperate per mare, rappresentate, con i loro salvagente, come un gommone.
Lo sguardo fisso davanti a sé, solido sulla sua posizione mentre schiaccia senza pietà le sue “anime”, la remata decisa, ferma, inarrestabile, in un mare nero, agitato.
Ecco il sistema di affari, il “giro di soldi” (tantissimi) legati al traffico di migranti, senza rispetto della dignità umana, della loro condizione, senza sapere perché scappano dai loro paesi. Quello che interessa è solo prendere soldi da loro, umiliarli e trasportarli come schiavi dall’altra parte del mediterraneo.
A volte verso morte certa.
Caronte è lì per questo.