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Fenice
A proposito dell’opera
Riferimenti e ispirazione
“Secondo una versione del mito, la principale, l’araba fenice è divenuto il simbolo della morte e risurrezione; si dice infatti “come l’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri”.
Dopo aver vissuto per 500 anni, la Fenice sentiva sopraggiungere la sua morte, si ritirava in un luogo appartato e costruiva un nido sulla cima di una quercia o di una palma”
Descrizione di Fenice
Fenice è lo slancio di rinascita, è la liberazione che dona nuova vita.
La figura parzialmente immersa si protrae verso l’alto, verso la luce della speranza, mentre dei solidi geometrici la trattengono, simboli della razionalità, del giudizio.
“Fenice” è parte della serie “Sabbie Immobili “, in cui delle figure umane emergono dalla superficie, a volte bloccati dalla materia a volte liberi da essa.
Le figure dalla fisicità accentuata, non sembrano reali, ma robotiche, irreali, artificiali, pur essendo dipinte con realismo accentuato.
Questo contrasto tra reale e irreale è la base del linguaggio di questa serie.
Tecnica
L’acrilico ad aerografo su tela è la tecnica preferita da Giampiero Abate, che gli permette di raggiungere dettagli quasi iperrealistici in soggetti che, nella loro natura, non lo sono.
Umanoidi dalle sembianze fisicamente statuarie dell’antica Grecia o Roma, ma in ambienti metafisici e solitamente con occhi senza iride; questo elemento in particolare, crea la confusione interpretativa dell’osservatore che non riesce a catalogare nella sua mente se si tratta di realismo o di fantasia.
Sempre ai limiti dell’Ultrareale
Progettato con software 3d come DAZ3D, viene poi creato il render e trasferito sulla tela, per essere poi dipinto e completato.
Di questo dipinto ha realizzato anche una animazione di Realtà Aumentata, visibile presto in questo sito.
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