Luce d'Estate

A proposito dell’opera

La calda luce di una mattina estiva pervade l’ambiente.
La tenda color crema, scherma la luce, ma non può filtrare il canto delle cicale, il vento tiepido, l’inizio di una giornata.
Una donna, avvolta con solo un telo verde, gusta una tazza di caffè davanti la finestra.
Cosa può esserci di meglio per iniziare?

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La Donna, nelle sue forme, nelle sue vesti, nelle sue movenze, nella sua mente.
Essa è bellezza o forse non lo è. Essa è il bene o forse non lo è.
Cos’è il bene, cosa il male? Cosa è bello, cosa brutto?
Mai arcano più irrisolto, mai concetto più soggettivo.
Il corpo della Donna come chiave interpretativa di un mondo di cui possiamo definire solo l’involucro, il peso, le grandezze, ma di cui restano eternamente nascosti i significati più assoluti.
Giampiero

Abate ne fa un credo espressivo. Adduce alle sue forme materiali (e materiche) quell’indefinibile valore aggiunto che solo l’essenza femminile ha.  (A. Izzo)