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L’artista Giampiero Abate lavora con la tecnica dell’acrilico ad aerografo su tela e nella serie Ultrareale cerca di rendere evanescenti i confini tra reale e ideale.
È Nucleo Fuso a documentare la complessità della relazione e delle condivisioni, i due ”diversi tra loro. Si danno le spalle. Non si guardano ma si toccano, si cercano, si sfiorano, si fondono per diventare un tutt’uno ”2 in un luogo surreale e ideale, il quale diviene la proiezione delle emozioni dei due soggetti che cercano di ritrovarsi, nudi, soli, indisturbati da qualsiasi condizionamento esterno, nella loro intimità.
Al contrario, in Learning to fly (poi rinominata “Sospesa” NdA), la figura è posizionata in una prospettiva forzata e fluttua in uno spazio turchese non meglio definito, cercando di divincolarsi dalle lotte interiori, di combatterle ma la sua mano inizia a bruciare. L’opera si configura come esortazione a cambiare prospettiva, a provare ad accogliersi e ad accettarsi per ciò che si è, con il fine di imparare a volare e guardare nuovi orizzonti.
A completamento Giampiero Abate inserisce la realtà aumentata, la quale trasforma la visita in un’esperienza multisensoriale oltre che informativa. Il pubblico, collegandosi con lo smartphone, diventa partecipe e attivo, immerso in un contesto virtuale, unico, intimo e ad alto impatto emotivo.
(Intimità rivelate catalogo progetto espositivo presso il Chiostro del Bramante)
Federica Cenciarelli
Studentessa in “Economia e Gestione dei Beni Culturali” presso Università Cattolica del Sacro Cuore