Introduzione
In tutti i libri di pittura le prime pagine sono sempre riservate alla ruota dei colori, che viene utilizzata per spiegare alcuni concetti fondamentali come: colori primari, secondari, terziari, e complementari.
Questi appunti non sorvoleranno questi argomenti, anzi cercheranno di affrontarli in un modo completamente diverso affiancando gli argomenti teorici con esempi pratici.
Da Wikipedia leggiamo la seguente definizione per il colore:
“Il colore è la percezione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina mandano al cervello quando assorbono radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d’onda e intensità.”
Lasciamo la definizione fisica e esaminiamo la sua rappresentazione così come storicamente la si rappresenta sui testi artistici.
Colori Primari, Secondari e Complementari
Il colore è una grandezza tridimensionale e la sola ruota dei colori non è sufficiente a rappresentare tutto lo spazio colorimetrico. Tuttavia, per spiegare i concetti di colori primari, secondari e complementari, la sola ruota dei colori è più che sufficiente.
In pittura si definiscono colori primari quelli che non si possono ottenere dalla mistione di altri colori e che si ottengono dai pigmenti puri.
I colori primari sono giallo, blu e rosso.
Osserva i tre colori centrali nella seguente figura.
Mischiando due colori primari si ottengono i colori secondari.
- giallo + rosso = arancio
- giallo + blu = verde
- rosso + blu = viola
La figura sopra riportata, mostra come ogni coppia di colori primari generi un colore secondario.
Abbiamo quindi ottenuto i 6 colori fondamentali della nostra ruota dei colori che, uniti al bianco e nero, sono gli unici colori disponibili in natura. Tutti gli altri colori non sono altro che una versione più o meno brillante e più o meno chiara di questi colori.
Mischiando un colore secondario con il primario adiacente otteniamo un colore terziario.
Ad esempio:
- giallo + verde = verde giallognolo
- giallo + arancio= giallo aranciato
- rosso + arancio= rosso aranciato
- rosso + viola= rosso violaceo
- blu + verde= blu verdastro
- blu + viola= blu violaceo
Si definisce colore complementare di un dato colore quello che gli è opposto nella ruota cromatica.
Osservando la figura è facile stabilire che:
- il colore complementare del giallo è il viola e viceversa;
- il colore complementare del rosso è il verde e viceversa;
- il colore complementare del blu è l’arancio e viceversa.
E’ ovvio che, mantenendo lo stesso principio, il complementare di un giallo-aranciato è un blu-violaceo. Il concetto di colore complementare è fondamentale in pittura.
Ma perché è così importante il concetto di colore complementare?
Attraverso il colore complementare è possibile controllare il grado di saturazione di un colore.
Quindi, se ho un colore giallo cadmio e voglio ottenere una versione meno brillante (perché magari voglio dipingere la sabbia), mischio quel giallo con un pochino di viola.
Se ho un oggetto rosso, come ad esempio una mela, dipingerò la parte in luce con quel colore, mentre per la parte in ombra mischierò quel color con un pò di verde.