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Mi piace sperimentare. Mi piace applicare tecniche artistiche.
Mi piace pensare che l’aerografia merita un posto più di rilievo come tecnica artistica.
Da questo concetto nascono lavori come questo
PLENILUNIO (vedi foto in galleria)
Plenilunio nasce da una foto, ovviamente, in bianco e nero. Una delle tante prese dalla rete, una delle tante a cui vorrei riconoscere un merito ma non posso perché non ne conosco l’autore.
Mi ha affascinato la posa e l’atmosfera sospesa. Un momento catturato.
Il corpo nudo, coperto solo da un telo che cinge la testa e scorre sulla schiena. Come posa sembra quasi ferma sulla riva di un fiume, bagnandosi della luce lunare, appunto.
Nascita di Plenilunio
Un foglio di carta tinta grigia media, piuttosto ruvida, adatta alla grafite e al carboncino.
Adoro questo tipo di carta perché permette di applicare ombre e anche le luci o con un gessetto o con il colore ad aerografo.
Se proprio non la trovo o non ho la tinta giusta, questa carta me la faccio da solo e magari un giorno lo descriverò (anche se sul web si trova facilmente le istruzioni per farla da soli).
Ma veniamo al mio lavoro.
Presa la carta, preso il carboncino o meglio il charcoal, comincio a sviluppare la figura.
Vado di istinto (così come ho poi raffinato grazie alle istruzioni di Riccardo Mannelli che mi ha dato durante un suo corso), non costruito, non progettato, ma seguendo linea dopo linea, forma dopo forma. L’immagine viene da se in tutta la sua naturalezza.
Terminata la struttura delle ombre, sono passato all’aerografo con un bianco acrilico e ho lavorato invece sulle luci, con delicate sfumature che mettono in risalto i volumi del corpo.
Naturalmente è uscito fuori in tutta la sua tridimensionalità e l’atmosfera è completa.
Ora Plenilunio è pronto per essere incorniciato e magari un giorno esposto.
Ciao!